09 Giu Diffusione della conoscenza
Essere i primi vuol dire anche dare esempio e indicare una strada.
Questa è la nostra attitudine.
Per questo pensiamo che diffondere cultura e conoscenza nell’ambito della protezione civile, e nella fattispecie nella protezione da eventi di tipo bellico, rappresenti un fattore culturale.
Perseguiremo quindi la strada che ci consenta di acquisire conoscenza attraverso articoli tecnici, scientifici, sanitari, di divulgazione, che verranno pubblicati sul nostro BLOG!
La protezione civile di stato, si occupa di molteplici attivita’ fondamentali (terremoti, dissesti idrogeologici, sicurezza antincendio, sanità ecc.) attraverso un Ministero, le Regioni, le Province ed i Comuni, dove per ogni settore esiste un ambito di intervento coadiuvato da uno o piu’ corpi dello stato.
Fortunatamente dalla fine della 2° Guerra Mondiale non abbiamo avuto bisogno di pensare di difenderci da guerre se non attraverso le forze armate nazionali.
Non ci siamo difesi neppure dalle possibili fughe di radiattività delle centrali nucleari ed abbiamo avuto una copiosa ricaduta radioattiva attraverso la terribile esplosione di Cernobyll il 26 aprile 1986, cosi’ come abbiamo potuto essere testimoni indiretti della catastrofe di Fukoshima in Giappone il 11 marzo 2011.
In Italia come ben sapete gli impianti di produzione di energia elettrica ottenuta attraverso il nucleare presenti a Trino Vercellese, Caorso, Latina, Garigliano, sono stati disattivati in forma progressiva dopo il referendum dell’anno 1987 ed alcuni sono ancora in corso di disattivazione. I costi sono enormi ma soprattutto esiste un problema in merito alla passivazione dei rifiuti radioativi che sono distribuiti in tuttto il paese.
Nel contempo tutti abbiamo appreso come i nostri “Vicini Europei” abbiano provveduto ad erigere centrali Nucleari potenti a ridosso dei confini, e quale effetto potrebbe avere sulla nostra popolazione un malaugurato “evento” che si verificasse in una posizione così limitrofa alle nostre città. (segue piantina con il posizionamento delle centrali a confine)
Come ben sapete però, nel corso degli ultimi 20 anni la nostra Società si e’ trasformata in “altamente energivora”.
Questo passaggio e’ dovuto al progresso tecnologico: alimentazione delle reti di comunicazione, utilizzo e diffusione dei computer, smartphone, illuminazione delle città, illuminazione delle abitazioni, sistemi di cottura ad induzione e non ultimo il crescente utilizzo di energia elettrica per la movimentazione veicolare.
Come possiamo vedere non abbiamo la possibilita’ di diminuire i consumi, magari potremmo con “un’adeguata istruzione”, limitarli!
Ne consegue che nei prosssimi anni le centrali Nucleari verranno costruite e rappresenteranno “un pericolo” dal quale difenderci.
Oggi abbiamo avuto prova che in molti stati (vicini e lontani), Stati neutrali o di ambito NATO (OTAN), ci si e’ presi cura della popolazione realizzando rifugi ad alta capienza alla base di edifici pubblici capaci anche di contenere migliaia di persone (ospedali, garage sotterranei ecc).
Per quale ragione una Nazione, da sempre neutrale ai conflitti bellici, detiene la copertura al 100% o quasi della popolazione attraverso la costruzione di rifugi, obbligatori in ogni casa? (pubblicheremo un servizio su un rifugio svizzero)
Purtroppo la triste situazione legata agli eventi bellici in corso in Ucraina, ci danno testimonianza e prova che una parte della popolazione ha potuto salvarsi dai bombardamenti (tradizionali) e dalla guerra “porta a porta” restando al sicuro per un periodo di tempo all’interno di rifugi piu’ o meno improvvisati. (cfr articolo del Corriere della sera)
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